Agli organi di stampa
Alla Ministra dell’Istruzione
E p. c.
All’USR Toscana
All’USP di Livorno
Ai/alle DS della Provincia di Livorno
Risposta alla lettera di alcuni/e Dirigenti Scolastici/che della Provincia di Livorno
“Atteggiamento costruttivo”. Un’espressione che fa pensare a persone che si mettono insieme per porre le fondamenta di qualcosa, per costruire qualcosa, per affinare quel qualcosa. Un’espressione positiva, che ha alla base la voglia di spendersi insieme per un obiettivo. Ed è proprio questo l’atteggiamento che abbiamo avuto in questo momento estremamente difficile per la scuola pubblica: l’atteggiamento di chi si spende per analizzare a fondo le sfide e i rischi che questa nuova situazione pone per il personale scolastico tutto, per i dirigenti scolastici, per gli studenti e le studentesse, per le famiglie. Abbiamo studiato la normativa che di giorno in giorno è uscita e abbiamo prodotto una serie di documenti che abbiamo inviato alle scuole, nei quali abbiamo fatto presenti le criticità, le riflessioni, le osservazioni che ci sembravano fondamentali in questa fase. Ed è significativo vedere come le diverse sigle sindacali abbiano dato sostanzialmente le stesse indicazioni di buon senso nel rispetto della normativa, della professionalità dei docenti, dei diritti degli studenti. Questo è un contributo prezioso per le istituzioni scolastiche e molti/e dirigenti ne hanno fatto tesoro. Perché hanno capito che le nostre osservazioni vanno a tutela non solo degli studenti, dei/delle docenti e del personale ATA ma anche (e soprattutto, date le loro enormi responsabilità) a dei DS stessi. Altri/e invece hanno preferito far propria la retorica del comandante eroico che guida i docenti verso un porto sicuro, con discutibili metafore sullo stare sulla stessa barca. Non vorremmo che questa esaltazione improvvisa portasse ad eccessi preoccupanti, di cui già vediamo le tracce nella lettera inviata alla Ministra, in cui si dichiara espressamente la volontà di bypassare la normativa e si attacca chi cerca di farla rispettare. Preoccupa in particolare che questa volontà sia manifestata da pubblici ufficiali incaricati del rispetto delle leggi dello Stato nelle istituzioni scolastiche.
L’emergenza non deve essere la scusa per agire al di fuori di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, dallo statuto degli studenti e delle studentesse, dal Testo Unico sulla scuola, dai Decreti Delegati. Se si vorrà ragionare su come aggiornare il nostro sistema scolastico sarà possibile farlo con i passaggi previsti, ivi compresi il confronto tra istituzioni e sindacati e la discussione collegiale nelle scuole. E i temi da affrontare saranno estremamente più complessi della frettolosa soluzione emergenziale richiesta da alcuni DS. Nel frattempo, sono assolutamente da rifiutare e condannare forzature di qualsiasi tipo, spesso peraltro dettate più dallo zelo della concorrenza tra scuole che da un reale bisogno di contatto con gli studenti, che noi invece riteniamo sia l’unico aspetto veramente di valore. Così come sono inaccettabili attacchi al lavoro delle organizzazioni sindacali, delle RSU e del personale attento e critico, che hanno tutto il diritto (e il dovere) di esprimersi liberamente e andare in fondo alle questioni senza che nessuno debba permettersi di redarguirli o accusarli di mancato atteggiamento costruttivo.
Per COBAS – Comitati di base della Scuola di Livorno
Carlotta Cini