LA PAZIENZA HA UN LIMITE : ADERIAMO ALLO SCIOPERO DELLA SCUOLA DI VENERDI’ 14 FEBBRAIO
Nessun cambiamento significativo è stato messo in atto da questo governo in merito alle politiche scolastiche: nessun seguito concreto è stato dato alle tanto sbandierate dichiarazioni sulla centralità della scuola, sulla valorizzazione del personale, sulla soluzione del problema del precariato, sul valore nazionale dell’istituzione scolastica.
In questo contesto è necessaria e urgente una mobilitazione del personale della scuola (a partire dal precariato) con una adesione significativa allo sciopero della scuola di venerdì 14 febbraio.
I concorsi, presentati come misure di “salvaguardia” per il precariato scolastico, rappresentano invece l’ennesima beffa per chi da anni garantisce la funzionalità delle scuole. Le assunzioni previste per la secondaria (24.000 dal concorso straordinario e 24.000 dal concorso ordinario) e per Infanzia e Primaria (20.000 complessive) in 3 anni, non coprono neanche lontanamente i posti vacanti e disponibili (112.000 quest’anno secondo i dati MIUR, 180.000 secondo altre stime
La selettività del concorso straordinario e i limiti posti per entrambe le procedure (la possibilità di concorrere per una sola classe di concorso o per il sostegno – per quanto riguarda il concorso straordinario- e per una sola classe di concorso e il sostegno per ogni ordine di scuola – per quanto riguarda il concorso ordinario) sono assolutamente inaccettabili. E’ inammissibile valutare docenti con anni di servizio con quiz a crocetta modello Invalsi con modalità e tempi che rischiano di escluderli solo per la velocità informatica di risposte (persino il Consiglio di Stato con la sentenza n. 868/2020,riconosce la possibilità di bandire concorsi riservati, caratterizzati da “marcati connotati di specialità e da una procedura snella di verifica”).
Analoghe problematiche si pongono per il concorso per l’infanzia e la primaria per la situazione dei diplomati magistrali per cui non è prevista nessuna proposta risolutiva.
La situazione del personale ATA con personale assolutamente insufficiente sia di collaboratori scolastici che in diverse scuole non sono in grado neanche di provvedere all’obbligo di vigilanza sia di assistenti amministrativi a cui vengono delegate sempre maggiori funzioni è semplicemente. scandalosa.
Sull’autonomia differenziata diciamo NO a qualsiasi progetto di autonomia differenziata che metterebbe in discussione il carattere unitario della scuola pubblica.
E per quanto riguarda il contratto siamo alle solite : il contratto è già scaduto da due annoi e le risorse stanziate nella legge di bilancio fanno pensare ad un altro “aumento” di 40 euro spalmato sui 3 anni di vigenza del nuovo contratto.
COBAS SCUOLA PISA