LA MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA PROPONE CHE IL CROCIFISSO SIA ESPOSTO IN TUTTI GLI UFFICI PUBBLICI, COMPRESI I LOCALI DELLE SCUOLE
Non sono bastate le picconate bipartisan alla laicità dell’insegnamento, con l’allargamento sempre maggiore dei poteri agli insegnanti di Religione Cattolica nelle scuole pubbliche; né i fondi sempre più ampi alle scuole private (prevalentemente cattoliche) da parte dello Stato, in spregio all’articolo 33 della Costituzione che permette a enti e privati di istituire istituti di educazione, “senza oneri per lo Stato”; né i continui attacchi a qualsiasi progetto di inclusione verso bambini stranieri o di altre confessioni che metta insieme più tradizioni a confronto, riducendo tutto ad una patetica lotta per il presepe; né le scandalose esclusioni di bambini dalle mense per mancanza di documentazione, come avvenuto nel Comune di Lodi con il plauso della ferina Sindaca di Cascina Ceccardi : oggi le destre che amministrano il Comune di Pisa ci fanno far un bel salto indietro nel tempo, riportandoci in un batter d’occhio al tristo ventennio clerico-fascista, in cui il crocifisso veniva imposto a tutti, credenti e non, cattolici e non cristiani, senza distinzione (anzi, con grande discriminazione).
La mozione emendata nel consiglio di ieri propone che il crocifisso sia esposto in tutti gli uffici pubblici, compresi i locali delle scuole, con la delirante motivazione che esso sarebbe simbolo della tradizione e della cultura del nostro paese , ed emblema di “libertà” (!), “uguaglianza” (!!), “tolleranza” (!!!).
Come Cobas Scuola non possiamo che prendere decisamente le distanze da questa ennesima prova di arretratezza culturale che provocherà una scia di polemiche senza fine, dividendo la comunità educante e creando disagio tra le famiglie, sulla pelle dei bambini, con imposizioni di simboli religiosi negli edifici pubblici che dovrebbero rappresentare luoghi di condivisione e non di separazione.
La battaglia per la laicità e per una scuola dell’inclusione e della condivisione, della vera tolleranza e della neutralità confessionale non sarà fermata da queste meschine forzature che le destre (da Forza Italia alla Lega), con la complice astensione del M5S e la pilatesca fuoriuscita dall’aula del Consiglio da parte del PD, vogliono imporre alla società civile. Resisteremo ancora una volta in nome di Giordano Bruno e di tutte le vittime dell’intolleranza religiosa martirizzate nei secoli.
COBAS SCUOLA PISA